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al testo di Emanuele Di Marco
Ai miei due vecchi
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Trentasei anni, sempre uno più di me. Un po’ più stanchi, entrambi, un po’ più curvi dello scorso anno; eppur belli, della bellezza del vostro grande, strano amore. Burrascoso, in gioventù; dolente e consapevole poi; profondo e dolce, seppur sempre venato di tempesta, adesso. Quasi vi invidio: chi l’avrebbe mai detto. Proprio voi, così diversi e simili, così contrastanti e contrastati, così testardi e rumorosi, sareste diventati esempio d’amore. Lui piegato, lei appesantita, li guardo mentre si accingono affaticati all’auto: e son, negli occhi miei, confusi forse dalla lunare sera, trasfigurati nel forte, giovane, uomo dal profilo volitivo, nella leggera, indomabile ragazza delle foto di tanti anni fa. Vi trasforma proprio la vostra incredibile, agrodolce relazione. Vi amate davvero. Vi amo anch’io.
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